Storie emblematiche di vita; ritratti di donne che hanno vissuto
e operato nella nostra terra; spunti per riflettere su una
presenza rilevante sotto l’aspetto sociale, culturale ed umano,
capace di rispondere ai bisogni di una famiglia o di un gruppo e
di apportare dei mutamenti.
Da un po’ di tempo Assunta Scorpiniti, scrittrice, ricercatrice
e giornalista, racconta la Calabria attraverso lo sguardo delle
sue donne. Un lavoro che prosegue con il volume Sette storie
sulla scala di seta, edito, in 96 pagine formato pocket,
dalla casa editrice cosentina “Progetto 2000”, con cui ha già
pubblicato racconti e numerosi libri.
La scala di seta, ricorda il titolo di un’opera lirica di
Rossini; in questo caso, oltre a dare il nome alla collana
dedicata “alle donne nella scrittura e per la scrittura”,
diretta dalla stessa autrice, è intesa nel senso di una tipica
espressione delle donne dell’area jonica calabrese, che dicono
«ci vuole na scala i sìta» quando si tratta di affrontare
un’impresa ardua, ma possibile se c’è impegno, determinazione,
concretezza nell’agire.
A sottolinearlo è anche l’effetto fonico prodotto
dall’allitterazione contenuta nel titolo del libro, che,
volutamente, richiama il significato della salita, della volontà
di progredire; è, infatti, la caratteristica che lega le
protagoniste del libro: un’insegnante che, con la sua lunga
vita, ha attraversato la storia di un secolo; un’antica donna
del mare, che ha svolto il mestiere di pescatrice; una suora
missionaria in un’opera di promozione della donna, nella lontana
Africa; una maestra di ago e filo che ha portato nel suo paese
il glamour di stilisti famosi; una levatrice condotta
venuta dal nord che accoglieva la nuova vita con un sorriso; la
pioniera delle donne calabresi nel cuore dell’Europa e il
suo impegno per l’integrazione dei connazionali in terra
straniera; una bambina che, con la curiosità dello sguardo,
segue il percorso migratorio della sua famiglia.
Un modo e un mondo femminile, accomunato dalla capacità di
guardare lontano quanto dentro se stesse e, soprattutto, dalla
fedeltà a idee e principi: «È difficile - spiega l’autrice - che
possa riproporsi l’esperienza della maggior parte di queste
donne, appartenuta ad un altro tempo e a un’altra storia;
attraverso il racconto delle loro vicende, suggestive quanto
sconosciute - aggiunge - vorrei, tuttavia, suscitare una
riflessione sul senso di una presenza, sui segni lasciati, quasi
sempre in modo silenzioso, da tante donne che hanno dato tutte
se stesse e i loro talenti ai luoghi dove hanno vissuto ed
operato, offrendo evidenti occasioni di crescita».
Una presenza che occorre ripensare, in quanto fondamentale e
spesso decisiva nello svolgersi della piccola e della grande
storia: «Il mio invito – conclude l’autrice – è quello di
imparare a conoscere queste figure, cercandole nei nostri paesi
e nelle nostre famiglie, per trarne modelli e valori che, nella
consapevolezza delle diverse situazioni e contesti, possono
essere collegati all’impegno delle donne nella società odierna».
Il volume sarà presentato mercoledì 22 aprile, con inizio
alle ore 18.30, presso il salone parrocchiale di “Cristo Re” di
Cariati Marina. Oltre ad Assunta Scorpiniti, interverranno il
parroco don Mosè Cariati, l’editore Demetrio Guzzardi,
rappresentanti delle locali associazioni femminili e della
comunità parrocchiale. Nel corso dell’incontro, alcuni
testimonial delle storie leggeranno brani del libro.