2015: TREDICESIMA EDIZIONE

«Un impegno per ciascuno, ognuno al suo lavoro» (T.S. Eliot)

2015: TREDICESIMA EDIZIONE

«Un impegno per ciascuno, ognuno al suo lavoro» (T.S. Eliot)


Banco Alimentare Calabria

per la solidarietà

Accorgersi che sempre più gente, anche nel nostro Paese, non ha il denaro necessario per acquistare il cibo e sapere che molte derrate alimentari non arriveranno mai sugli scaffali dei negozi, ha fatto scattare nella mente e nel cuore di don Luigi Giussani l’impegno a dar vita ad un’organizzazione capace di rispondere al bisogno dell’uomo di nutrirsi. Anche in Calabria dal 1996 opera capillarmente il Banco Alimentare, che in modo discreto, mensilmente, distribuisce ai più bisognosi le derrate alimentari necessarie. L’attenzione agli altri è diventata mobilità culturale nel grande gesto del dare e del ricevere che si concretizza visibilmente ogni anno a fine novembre nella Colletta alimentare a cui partecipano 3.500 volontari.

Ernesto Madeo

per la qualità alimentare

Con le sue aziende in soli 30 anni è riuscito a raggiungere importanti traguardi non solo sul piano industriale, ma anche su quello sociale e culturale. Ernesto Madeo ha vinto la sfida di fare impresa in Calabria e di farla nel proprio territorio, contrassegnato dall’identità italo-albanese. Partendo dalla ricca e variegata tradizione gastronomica familiare, degli insaccati tipici calabresi, ha reintrodotto nei suoi salumi, come ingrediente primario il peperoncino calabrese autoctono e ha sviluppato l’allevamento allo stato brado o semibrado del suino nero di Calabria. Sulla tavola dei buongustai i prodotti di denominazione d’origine protetta dell’azienda Madeo, sono sinonimo di qualità alimentare di livello internazionale.

Pier Giorgio Lecce

per l’associazionismo

Avere la coscienza che l’industria automobilistica ha rappresentato un aspetto non marginale nella storia economica, sociale e culturale del Novecento è alla base di tante organizzazioni, nate negli ultimi anni, con lo scopo di ricercare, restaurare, conservare e riportare sulle strade le cosiddette auto d’epoca. In Calabria il Camecs, con le sue tante iniziative pubbliche, mostra come l’appena ieri, in campo motoristico, sia di stimolo per continuare a fare grandi cose anche nell’oggi. Riuscire a mettere insieme tanta gente, in nome di una comune passione, è un merito che l’infaticabilmente Pier Giorgio Lecce da anni persegue positivamente.

Gino Grande

per la musica popolare

La passione per le sette note e per il canto, unita all’amore per la propria terra sono il mix vincente dell’artista che da anni si dedica alla musica popolare, incidendo dischi e tenendo concerti in luoghi pubblici e privati. Il grande scrittore russo Lev Tolstoj un giorno ebbe a dire: «Racconta il tuo paese, racconterai il mondo»; Gino Grande canta la sua Itaca, che è Savelli, il centro silano che gli dà la linfa vitale per continuare le sue ricerche musicali, apprezzate da molti, che per motivi di lavoro, non risiedono stabilmente in Calabria.

Giuseppe Barberio

per la poesia popolare

Giuseppe Barberio è un apprezzato dirigente scolastico e vive la sua vocazione di poeta come un compito educativo: recuperare per far conoscere alle nuove generazioni il grande patrimonio linguistico espresso da chi ci ha preceduto. I termini dialettali che il poeta raccoglie dalla voce della gente della sua comunità, Crucoli, vengono sapientemente utilizzati per le sue produzioni poetiche. È un atto di omaggio ad un mondo fatto non solo di grandi fatiche, di sudori, di dolori e di enormi difficoltà, ma anche di soddisfazioni, di gratificazioni e di gioie per chi sa vivere di piccole cose. La sua poesia ha la straordinaria forza delle tradizioni che vengono dalla stessa terra in cui viene prodotto il vino di Cirò e preparata la sardella, simboli identitari del territorio dove Barberio vive ed opera.

Mario Greco

per l’arte fotografica

«Dipingere con il sole» così ai primi del Novecento veniva definita l’arte fotografica; e la solarità è il tema dominante degli scatti di Mario Greco, che ha dedicato la sua vita – non solo professionale – a raccontare con le sue foto le cose, gli animali, gli uomini e i panorami della terra di Calabria. Non c’è angolo che non abbia immortalato negli anni e che spesso e volentieri ritorna a fotografare, quasi fosse un «taumaturgo del colore» per documentare e conservare il grande passato che la sua terra ha espresso. Mario Greco non è un nostalgico di un mondo che come un fiore d’agave mostra la sua bellezza prima di cedere il passo ad un nuovo modo di vivere; è un attento ricercatore dell’oggi, con la consapevolezza che questo nostro tempo è prezioso, proprio per la persistenza di un universo che sta mutando, ma non con la velocità auspicata da tanti.

DiciassetteBi

per il teatro
come impegno sociale

Il teatro come rappresentazione della realtà è la missione scelta dagli attori Carmelo Giordano e Vicky Macrì che hanno dato vita nel 2011 alla compagnia teatrale DiciassetteBi. Far vivere sulla scena personaggi e situazioni – in particolar modo la convivenza tra culture ed etnie diverse – può essere da stimolo per gli spettatori a guardare e comprendere la complessità del mondo contemporaneo; DiciassetteBi, con i suoi laboratori, è diventata una realtà importante anche nel variegato universo della Caritas calabrese che tante iniziative mette in atto per una autentica promozione umana.

Fulvia Caligiuri

per l’agricoltura sostenibile

Essere legati alla propria terra, per chi vive del lavoro dei campi, è un punto fermo; coltivarla e renderla produttiva è non solo un fattore economico, ma soprattutto sociale e culturale. Da un’agricoltura sostenibile deriva una migliore qualità della vita ed è significativo l’impegno di Fulvia Caligiuri, come quello di tanti uomini e donne – sentinelle contro la desertificazione – che continuano tenacemente a tenere i loro piedi ben piantati al suolo, per proteggere l’intero pianeta, portando tutti i giorni sulle nostre tavole i frutti della terra.

Daniele Rossi

per il mondo dell’intrapresa

Ottanta anni fa, era il 1935, Guglielmo Papaleo, a Catanzaro inizia a lavorare come garzone in una bottega di generi alimentari. Nel 1943 dà vita alla sua azienda, che porta il nome di Caffè Guglielmo; negli anni il logo scelto – il bersaglio che deve essere colpito da Gugliemo Tell – con lo slogan «il caffè che fa centro», entra nei migliori bar e nelle case di milioni di italiani. Nel 1991 viene costruito il nuovo stabilimento a Copanello di Stalettì, a pochi passi dal sito dove Cassiodoro aveva istituito il suo celebre Vivarium. Guglielmo Papaleo scompare nel 2003, ma la sua creatura è già nelle salde mani della terza generazione, tra cui Daniele Rossi che insieme agli altri familiari portano a traguardi internazionali l’azienda, raccogliendo e rilanciando la filosofia del nonno racchiusa in due parole: avanguardia e tradizione.

Maria Pia Tamaro Mascaro

per il turismo responsabile

Dal Veneto alla Calabria, passando per gli studi universitari in California, questo il percorso di Maria Pia Tamaro, che nel 2000, nella storica azienda agricola dei Mascaro e Toscano-Mandatoriccio, ha dato vita ad uno dei primi Bed & Brekfast nella zona jonica del Rossanese. La struttura, a pochi passi dal mare, è circondata da un esteso giardino di agrumi e secolari alberi d’ulivo; la sua bellezza è esaltata durante la fioritura delle piante e nel periodo della raccolta dei frutti. Con la sua grande tenacia Maria Pia Tamaro Mascaro ha progettato e curato fin nei minimi particolari Casa Solares, un luogo di grande luce e di solarità, una vera oasi di pace per gli ospiti.

Cerimonia conclusiva della Sesta edizione
Settimana della cultura calabrese
con la consegna dei riconoscimenti

Domenica 30 agosto 2015 ore 21,30


Istituto di studi, ricerche, formazione e servizi per la valorizzazione,
tutela e divulgazione del patrimonio culturale ed ambientale.

Sede legale e di rappresentanza
Cosenza - Via Padolisi, 9
Palazzo Orsomarsi